Vermi albero di natale Spirobrancus giganteum spuntano da una madrepora
REEF ?
L’impatto con le scogliere coralline caraibiche è un po’ spiazzante, perché a prima vista sembra che il reef non ci sia! In effetti, l’ambiente è dominato da fondi di sabbia bianca, dai quali emergono formazioni rocciose (in realtà parzialmente costituite da coralli sub-fossili) più o meno estese, solo in parte coperte da sparuti coralli duri. Ogni madrepora ospita numerosi vermi albero di natale, Spirobranchus giganteus, policheti tubicoli nel novero dei pochi animali in grado di colonizzare e perforare coralli vivi, che donano un bel tocco di colore alle colonie.
La più classica delle gorgonie caraibiche, Gorgonia ventalina
GORGONIE
La relativa carenza di coralli duri è compensata dalla grande abbondanza di gorgonie che, oscillando nella risacca grazie ai loro scheletri flessibili, donano un inaspettato ed affascinante “effetto mosso” al reef. Tra le gorgonie più frequenti, spiccano le colonie arborescenti blu e viola del genere Pseudopterogorgia, e gli ampi ventagli di Gorgonia ventalina, che ospitano esemplari giovanili delle belle stelle canestro Astrophyton muricatum e un gran numero di nudibranchi Tritonicula hamnerorum, che si nutrono dei tessuti della gorgonia stessa.
Grandi spugne a vaso spiaggiate dopo un urgano
SPUGNE
Sul reef sono molto frequenti anche grandi spugne a vaso, che possono essere annoverate a tutti gli effetti tra i principali organismi costruttori delle scogliere caraibiche. Occasionalmente, le forti mareggiate che seguono gli uragani le sradicano e accumulano sulle candide spiagge che bordano tutte le coste delle Florida Keys, frequentate nella calma delle prime ore del giorno da splendidi ibis bianchi Eudocimus albus.
Primo piano della grande queen conch Aliger gigas
La distanza geografica che separa la regione caraibica dal Coral Triangle del Sud-Est Asiatico, considerato il fulcro della diversità in ambito tropicale, rende i reef atlantici relativamente poveri di specie, ma allo stesso tempo l’isolamento genetico dell’area rispetto al Coral Triangle ha portato alla comparsa di molte specie endemiche del Mar dei Caraibi.
Tra gli invertebrati endemici più noti e carismatici figura Aliger gigas, detta in loco queen conch, un gasteropode che raggiunge 35 cm di lunghezza massima. Apprezzato in zona dal punto di vista culinario, rappresenta certamente uno degli incontri più sorprendenti sui fondali delle Florida Keys.
Acanthurus coeruleus, mostra la lama sul peduncolo caudale che dà origine al nome comune di pesci chirurgo affibbiato ai rappresentanti della famiglia Acanthuridae
PESCI
La componente ittica risulta piuttosto varia, anche se non molto ricca dal punto di vista della biodiversità, con la presenza di diverse specie appartenenti a famiglie tipicamente associate alle scogliere coralline, come il pesce chirurgo Acanthurus coeruleus.
I pesci chirurgo sono prevalentemente erbivori, e per questo svolgono un’importante funzione ecosistemica: con la loro attività di brucatura delle alghe, evitano che queste prendano il sopravvento e vadano a soffocare gli organismi costruttori, come le madrepore.
Il nome comune, affibbiato a tutti i rappresentanti della famiglia Acanthuridae, deriva dalla lama o dalla coppia di spine presenti sul peduncolo caudale, utilizzate a scopo difensivo.
Femmina del pesce pappagallo endemico Sparisoma chrysopterum
È erbivoro anche Sparisoma chrysopterum, un pesce pappagallo (famiglia Scaridae) endemico dell’Atlantico occidentale tropicale. I denti fusi a formare un becco che ricorda quello dei pappagalli, da cui il nome, vengono usati per raschiare il film algale dai coralli, vivi e morti.
Tale attività rende questo pesce un bioerosore, in quanto contribuisce alla demolizione degli scheletri carbonatici dei coralli; il carbonato di calcio ingerito viene poi espulso insieme alle feci, sotto forma di quella bianca sabbia corallina che tanto amiamo.
I giovani e le femmine hanno una colorazione piuttosto criptica che ne favorisce il camuffamento sul reef, mentre i maschi dominanti hanno colori accesi sui toni del blu e del giallo.
Uno dei pesci più tipici del Mar dei Caraibi, il pesce angelo Pomacanthus paru
Anche i Pomacanthidae, comunemente detti pesci angelo, sono tipici abitatori degli ambienti corallini tropicali. Pomacanthus paru, dalla caratteristica livrea grigia, è uno dei più comuni rappresentanti caraibici della famiglia.
Generalista in fatto di dieta, non disdegna di fungere da pulitore nei confronti degli altri pesci, nutrendosi degli ectoparassiti che li affliggono. Molti pomacantidi sono però specializzati nell’alimentarsi di spugne: si tratta di un bel modo di sfuggire alla competizione trofica, imparando ad attingere da fonti di cibo poco appetibili come sono appunto le spugne, ricche di spicole silicee e cataboliti tossici!
La bellissima murena verde Gymnothorax funebris è uno dei principali pesci piscivori dei reef tropicali
Tra i pesci piscivori, che esercitano un importante controllo su tutta la rete trofica, spunta la gigantesca murena verde, Gymnothorax funebris, in grado di superare i 2 metri e mezzo di lunghezza!
Cacciatrice notturna, di giorno la si può osservare mentre riposa negli anfratti del reef, tra le rocce o nei mangrovieti che bordano le baie delle Florida Keys.